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Il volume traccia un poliedrico itinerario della grande arte veneta dal Seicento barocco alla pittura della realtà dell'ultimo quarto dell'Ottocento. Sintesi di studi e ricerche pluriennali, la pubblicazione si segnala per il consistente nucleo di capolavori inediti appartenenti a importanti collezioni private. Scene mitologiche e religiose, vedute veneziane e lagunari, dipinti di genere e capricci architettonici, paesaggi e nature morte si susseguono con un ritmo serrato che esalta, in tutto il suo splendore, lo smagliante colorismo dell'arte della Repubblica Serenissima. Quasi cento artisti sono presenti con opere di assoluto rilievo, dai grandi pittori di storia e di figura (Palma il Giovane, Pietro Liberi, Giulio Carpioni, Antonio Molinari, Sebastiano Ricci, Antonio Pellegrini, Rosalba Carriera, Giambattista, Domenico e Lorenzo Tiepolo, Pietro Longhi) ai maestri del trionfante vedutismo e del paesaggio bucolico ed arcadico (Carlevarijs, Canaletto, Bellotto, Marieschi, Guardi, Marco Ricci, Zuccarelli, Zais), senza trascurare gli autori meno famosi, comunque meritevoli di considerazione (Richter, Stom, Visentini, Battaglieli, Simonini, Domenichini, Tironi). Una particolare attenzione è stata riservata ai vedutisti dell'Ottocento (Chilone, Borsato, Grubas, Moja, Caffi, Viola, Querena, Zanin) che seppero rinnovare le inquadrature prospettiche tradizionali ricorrendo a soluzioni luministiche originali e alla puntuale registrazione di eventi della cronaca quotidiana.