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Negli intenti dell'autore, l'obiettivo del libro è quello di mettere il lettore in contatto direttamente con il pensiero di Dietrich Bonhoeffer (Breslavia, 4 febbraio 1906 - Flossenbürg, 9 aprile 1945) , con la sua parola, con le scelte maturate, con la sua fede, con il suo amore, con l'itinerario che lo ha portato sino al "caso limite", cioè la sua diretta opposizione alla politica distruttiva del nazismo. Anche a questa decisione estrema è pervenuto servendo «veramente la causa di Cristo». La narrazione del testo è finalizzata a dare a lui la parola. I titoli dei capitoli sono parole sue. A parte il primo che è una brevissima biografia, tutti gli altri si aprono con ampie citazioni sue che mettono a fuoco il tema poi approfondito nei singoli capitoli. «Bonhoeffer non è alle nostre spalle, ma è ancora davanti a noi», diceva il suo amico e confidente Eberhard Bethge. Oggi in diverse parti d'Europa ritornano simboli, messaggi e organizzazioni politiche che evocano quei tempi oscuri nei quali la disumanità raggiunse dei picchi inimmaginabili. La chiarezza, la determinazione e l'intelligenza della fede con le quali il pastore e teologo luterano ha affrontato quell' "ora della tentazione", sono preziosi anche per il discernimento a noi necessario. Possiamo dire anche oggi: «Bonhoeffer è ancora davanti a noi». La speranza è che queste pagine siano uno strumento utile ad allargare la nostra consapevolezza e responsabilità.