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L'uso del termine "espiazione" nella religione cristiana è ancora oggi motivo di grande confusione perché nell'uso corrente ha un significato molto distante da quello originale biblico. Il termine è spesso connesso a quello di soddisfazione, che ha origini giuridiche e connotazioni quindi molto diverse. Per rendere conto delle contaminazioni avvenute nella storia della Chiesa e nel senso comune dei credenti cristiani, secondo Carlo Molari, uno dei più grandi teologi italiani viventi, è ormai necessario distinguere tra l'espiazione biblica, che è un atto divino di offerta di perdono (un atto discendente della misericordia di Dio) e la soddisfazione di cui parla una certa la teologia "giuridica" che dovrebbe essere ormai abbandonata (un atto ascendente per cui l'uomo soddisfa, ripara una colpa commessa). E in questo senso nel libro sarà rivisitato il significato della croce e della morte di Gesù e l'equivoco del sacrificio.