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Dopo quattordici anni Ezio Masoero ritorna alla pubblicazione di un libro di liriche. "Soliloqui" (2003) rappresentava una profonda esigenza di dialogo con se stesso. Le immagini, i colori, le sinestesie rimandavano a un profondo personale rapporto con la natura, intesa come interlocutore primario di un sé che va alla ricerca del proprio profilo d'anima. Un vagabondare inquieto di un'anima che raccoglieva emozioni osservando con intensa partecipazione le cose e le persone. Ora, in questa nuova raccolta, lo sguardo del poeta si alza oltre l'orizzonte del consueto panorama di esperienze e sale dalle basi solide della terra, verso le profondità ardue e complesse di un cielo lontano e misterioso.