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La raccolta di Ludovica Bernazza è un battito di emozioni e voci scandito dall'avvicendarsi dei giorni, poiché ogni istante palpita di significato nella ricerca umana di una storia, di un'identità a volte esibita, a volte negata, ma sempre cangiante. Ogni componimento è l'arte che nasce dal bisogno viscerale di trovare risposte, di venire alla luce insieme alle parole sul foglio, per trovare pace nello scoprirsi, anche solo per un giorno.[...] Leggendo questi versi non è possibile fare a meno di ascoltare nel cuore e nella mente l'eco delle parole di Aldo Palazzeschi: "Muoiono i poeti/ma non muore la poesia/perché la poesia è infinita/come la vita" (Congedo). Se ogni giorno si ripeterà all'infinito nei secoli, le vicissitudini dell'animo sono altrettanto eterne, vivono e respirano senza conoscere morte e decadenza,[...]Indagatrice dell'animo e della vita, dunque, in tutti i suoi aspetti, perniciosi e galvanizzanti, la poesia di Ludovica Bernazza rapisce gli occhi e carpisce l'immaginario del lettore, esortandolo a conoscere se stesso, fuggevolmente forse, ma con la consapevolezza che ogni giorno può essere prospero di tesori nascosti. (Dalla prefazione di Manuela Potasso)