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"Chiamale, se vuoi, distrazioni. Feroci, decisive, invisibili, leggere. Un catalogo completo della fenomenologia dell'anima, impegnata quasi sempre a scegliere tra amore e libertà. È il tormento della quotidianità, l'assillo di riuscire a contare i giorni della nostra vita. Dal suo universo narrativo non si esce indenni o incolumi. Perché il suo talento non semplifica o banalizza le questioni che avvinghiano i protagonisti di queste storie. Anzi. L'autrice adopera tutti gli arti e le arti che ha a disposizione, gli occhi, la testa, le mani, il cuore, la poesia, la fotografia, la scrittura, l'umorismo nero o cinico, per esaminare indizi e dettagli e visioni e abbandonarsi infine all'enigma della vita, nonostante tutto e tutti." (Dalla Prefazione di Fabrizio d'Esposito)