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"In queste pagine la Parola prende forza come a vestirsi di un'eleganza brutale, devastante, deflagrante... Una Parola difficile, colta, ricercata fino quasi all'arcaismo ma anche moderna nel procedere di una versificazione breve e ritmica. Paola Del Plato ci affida la sua verità in un giuramento segreto con il lettore, verità fatta di suggestioni, sensazioni, nette sentenze... Nella poesia Morte lo spazio bianco ha la stessa potenza dei versi, decise affermazioni: "Io sono / il tuo sorriso che mi sorride..." Tutto a conferma che questa Poesia deve essere letta con la voce ma anche ammirata con gli occhi, proprio come le opere d'arte che l'accompagnano." (dalla nota introduttiva di Marco Limiti)
