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Questo libro ripercorre in una chiave di lettura nuova ed essenzialmente drammatica gli ultimi anni di vita del più celebre tenore d'ogni tempo, spentosi a 48 anni, intrecciando la sua storia familiare ed artistica con quella dei Canessa Antiquaires tre fratelli che a New York a Parigi e a Napoli gli furono molto vicini e lo guidarono nella sua passione per gli oggetti antichi, che coltivò aggiungendo alla personalità di artista una profonda dimensione culturale e una posizione di rilievo nel mondo del collezionismo d'arte. I Canessa avevano acquistato in blocco il contenuto di una villa romana venuta alla luce durante uno scavo nella zona vesuviana, rivendendone una parte a Parigi al barone Rothschild, che la donò al Museo del Louvre. Era il famoso Tesoro di Boscoreale e un rilevante numero di monete auree "fior di conio" rimaste in proprietà dei Canessa finirono nella collezione numismatica del tenore. Vi si racconta anche degli anni in cui il tricolore sventolava sul più importante teatro d'America, con Gatti Casazza e Toscanini al comando e una schiera di italiani alla ribalta, con al centro il trio napoletano Caruso, Scotti e Amato.