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Continuano gli esercizi di "filosofia minima" di Armando Massarenti, che con le sue pillole filosofiche riesce a trattare in poche, chiarissime pagine problemi e questioni autentici, spesso delicati o difficili, con leggerezza e ironia, dando vita a un vero e proprio nuovo genere di scrittura filosofica. Dalla castità all'arte della menzogna, al come vestirsi, alle grandi domande della religione, della logica, della matematica, della bioetica. Tutto nel segno della serietà, della levità e dell'improntitudine. Condensate e concentrate nelle dimensioni di poco più di un aforisma, queste briciole avrebbe detto Kierkegaard - di filosofia affrontano temi etici presenti nel dibattito attuale, invitando il lettore a un momento di meditazione. Gli argomenti che si prestano a un commento sono strettamente legati al presente e al contemporaneo, a ciò che accade o è accaduto nel mondo e in Italia, ma vengono poi analizzati alla luce delle considerazioni offerte in casi analoghi dalla tradizione filosofica. Con ironia e leggerezza, una critica feroce ai peggiori "ismi": neooscurantismo, cesarismo, populismo, scientismo, pressappochismo e cosi via. Certo, c'è il vincolo di dover sempre parlare di qualcosa di filosofico. Ma, alla fine, che cosa non lo è?