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Rinasce, dopo la scomparsa di Dante Isella, il grande filologo e critico che ha rinnovato gli studi gaddiani dagli anni '80 del Novecento in avanti, la prestigiosa rivista gaddiana da lui ideata e diretta dal 2001. Gli allievi e amici del Comitato scientifico hanno voluto conservare inalterata la rigorosa struttura pensata da Dante Isella, che si manifesta con evidenza nel sottotitolo, "Testi e studi gaddiani". La rivista si era posta da subito sulla stessa linea critica delle Opere di Carlo Emilio Gadda dirette da Isella per Garzanti e conta anche all'incirca sulla medesima équipe di collaboratori. Una Presentazione di Isella al primo numero (2001) faceva capire con chiarezza il molto lavoro fatto e ciò che restava da fare: il recupero, il censimento e la conoscenza dei materiali autografi: dai testi creativi e documentari inediti, alle importantissime lettere con amici, editori e ad altre testimonianze; ai sondaggi bibliografici (molto nutriti, essendo cresciuti tantissimo negli ultimi decenni gli studi su Gadda) e alla pubblicazione, come in un album, di immagini gaddiane di varia tipologia (ritratti, fotografie, disegni sull'autore e dell'autore) e presi da varie fonti. Le rubriche fisse della rivista rispondono dunque a queste necessità: Testi; Documenti, Iconografia; Studi; Archivio; Strumenti.