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Il 21 settembre 2001 il presidente della Repubblica Ciampi firmava il decreto di conferimento della medaglia d'oro al valor militare al gonfalone dell'ultima amministrazione italiana di Zara. La relativa, solenne cerimonia politico-militare convocata al Quirinale per la mattina del 13 novembre seguente, venne d'improvviso rinviata con risibili pretesti. Il decreto, mai revocato, comunque non avrebbe più avuto seguito. Si snoda da qui una vicenda nascosta, un giallo politico-diplomatico con corredo di importante documentazione che esamina già le intenzioni di altri presidenti della Repubblica di onorare il tragico destino patito dal più distrutto capoluogo di provincia italiana, Zara, nel corso dell'ultimo conflitto. Un giallo che affronta i difficili rapporti con la Jugoslavia prima e la Croazia poi; che ricostruisce le angosce diplomatiche italiane di fronte alla logica storica. La via intrapresa di onorificenze alternative compone un mosaico inimmaginabile di paure e soprattutto di ipocrisie. Ne risulta un quadro politico-istituzionale ineffabile, ma tradizionalmente antitetico alla sensibilità nazionale (c'è da sperare che il 150° dell'Unità induca al "coraggio"?).