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Il pellegrino camminando "viveva lo spazio per trascenderlo", ma ciò non significava la scomparsa della realtà che gli stava intorno, e con essa dei problemi di tutti i giorni, anche i più banali, che continuavano a sussistere e che dovevano comunque essere affrontati. Le fonti documentarie, specie a partire dal basso medioevo, ci offrono molteplici informazioni per ciò che attiene al mondo dei bisogni, sempre più richiamato dalle memorie e dai diari di viaggio, con i disagi, i pericoli, l'adattamento con il diverso e lo sconosciuto. È la materialità del pellegrinaggio, fatta di fatica e di sudore, di sete e di fame, di intemperie e di caldo soffocante, secondo uno scenario che rimane sostanzialmente immutato nei secoli. Il libro che presentiamo tratta di questi aspetti, attingendo esclusivamente a quanto riportato dalle fonti, il che conferisce concretezza e vivacità al discorso e consente di ricostruire l'ambiente sociale ed economico entro i lquale i pellegrini si muovevano nel portare avanti la loro esperienza religiosa.