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Nella prospettiva teorica del post-strutturalismo, che tanto ha influenzato il dibattito intellettuale del secondo Novecento, vi è una portata, una influenza e una ricaduta politica notevole. Questo aspetto può essere indagato in modo emblematico attraverso il confronto con tre grandi esponenti del post-strutturalismo: Foucault, Deleuze e Derrida. Ciascuno di questi autori racchiude una lettura della politica attraverso un particolare ambito di riflessione, specifici concetti e determinati stili di ricerca: Foucault permette una trattazione del politico da un punto di vista storico, insistendo sulle logiche del governo, del potere e della libertà, con uno stile metodico e ordinato; Deleuze porta la storia della filosofia nella critica sociale, considerando i movimenti e la politica dal basso; Derrida, ripercorrendo la storia del pensiero politico, decostruisce i concetti di Stato, sovranità, democrazia. Presentando e discutendo criticamente le elaborazioni di questi studiosi, il volume tratteggia il loro senso complessivo e delinea quale sia il loro contributo al pensiero politico contemporaneo, quali categorie permettano di valorizzare, quali sentieri di ricerca possano svelare.