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Il momento più importante della sua intensa esistenza Carlo Matteo Capelli, nato a Scarnafigi nel 1765 e morto a Pontebba nel 1831, lo visse nei primi anni dell'Ottocento. In quel periodo di profonda trasformazione, la sua personalità emerse infatti a tutto tondo nell'universo politico e culturale napoleonico piemontese. I suoi interessi, variegati e intersecati tra loro, spaziarono dall'anatomia alla botanica, dalla fisica alla matematica, dalle logge massoniche alla politica. Interessi che fecero presto di Carlo Matteo una delle figure di "uomini nuovi" di maggior peso tra quelle espresse dal territorio subalpino nel breve, quanto vitale e stravolgente, periodo napoleonico. La vicenda di questo medico-amministratore-politico sempre attento allo studio e all'utilizzo della scienza moderna letta come un elemento chiave per riformare la società, seppur prolungatasi fino agli anni Trenta dell'Ottocento, si svolse, sostanzialmente, prima del Risorgimento.