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Questa è la storia di un uomo che si è battuto per i diritti del suo popolo: gli Ogoni. I suoi discorsi, la straordinaria capacità di mobilitare le masse, la notorietà presso la gente lo hanno reso il bersaglio principale del governo militare nigeriano, che ha reagito decretando il suo assassinio. In occasione del decimo anniversario della sua esecuzione, avvenuta il 10 novembre 1995 per impiccagione insieme ad altri otto militanti del Mosop (il Movimento per la sopravvivenza del popolo Ogoni), è stata pubblicata una nuova edizione di questo libro - con la prefazione del premio Nobel Wole Soyinka - che contiene il suo diario del mese e un giorno di detenzione nel 1993 - vera e propria autobiografìa politica - il suo straziante testamento, rivolto al giudice del tribunale militare che lo aveva condannato a morte, alcune lettere della corrispondenza con gli amici, quelle di cordoglio inviate alla famiglia da personaggi illustri come Nelson Mandela, Ethel Kennedy, Chinua Achebe, Ben Okri, Harold Pinter, Salman Rushdie, Arthur Miller, Susan Sontag, Alice Walker, Fay Weldon, Nadine Gordimer, e le commoventi lettere scritte dal figlio al padre dopo la sua morte. Un duro atto d'accusa al regime nigeriano e alla multinazionale Shell, che solo nel 2009 è stata condannata a risarcire la famiglia Wiwa per la perdita di Ken e gli Ogoni per i danni causati al territorio e la ripetuta violazione dei diritti umani fondamentali.