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«A me vien da dire che Carlucci è tutt'altro che un poeta illeggibile, come i suoi rinnegati vecchi cugini dell'avanguardia, ma che non si può, anzi non si deve rileggere, perché tutto ciò che manda a dire arriva subito a destinazione. In fronte, in cuore o nel corpo offeso, ne siamo immediatamente colpiti nell'istante dell'ascolto, interiore o estraniato, parlato o cantato, conta poco.» (Biancamaria Frabotta). Postafazione di Davide Castiglione.