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Oltre 500 km, la metà a piedi e il resto in bici, più un breve tratto in barca. In 15 giorni esatti. Tutto lungo i confini della Romagna. Nulla di politico, nulla di campanilistico, nulla di improbabili rivendicazioni autonomistiche. Anche perché di Romagna geografica si è trattato. L'idea è venuta a Nevio Agostini, naturalista, responsabile del Servizio Promozione del Parco Nazionale Foreste Casentinesi. A lui si sono aggregati un amico di infanzia, Marco Ruffilli, e Sandro Bassi, naturalista, giornalista e guida ambientale, che così riassume il viaggio: "Non abbiamo fatto nulla di eroico: certo, le tappe erano lunghe (dai 25 ai 40 km, prevalentemente su sentiero, quelle a piedi, e sui 70 km, prevalentemente sterrati, quelle in bici), ma i pellegrini di un tempo facevano anche di più; abbiamo raccolto immagini, video, documentazione, soprattutto incontrato gente. Abbiamo constatato quel che tanti sanno già da sempre, cioè che i confini sono ricchezza, che devono unire e non dividere e che ci separano - per convenzione - da genti diverse, non migliori o peggiori ma semplicemente, piacevolmente diverse".