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Quale forma potrebbe assumere oggi un "realismo pittorico" contemporaneo? Alessandro Bazan si pone esattamente questa questione. I suoi cicli pittorici si possono dividere in due linee espressive: le vicende intime, ambientate in spazi interni, e le storie pubbliche, ambientate in paesaggi esterni. In entrambi i casi siamo catapultati davanti a un frame, un fotogramma fermato di quello che certamente è il film - o il video - di una storia che comprende un prima e un dopo. In questo caso i titoli sembrano più quelli di uno sceneggiato che di un quadro: anche i più icastici [...] ci costringono a osservare meglio ciò che l'artista ha dipinto, per scoprire quale asimmetria leghi l'immagine al (possibile) racconto indicato dalla parola. Estratto dal testo di Marco Senaldi Pubblicato in occasione della mostra "Alessandro Bazan Fulvio Di Piazza. Astratta", a cura di Marco Senaldi, 28 maggio - 8 agosto 2020, Galleria Giovanni Bonelli, Milano.