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"Mari, fiumi, fatti di acqua vera o di creature vegetali e animali, mari di neve, di intrecci di strade e case, o mari molto più piccoli, costituiti da giochi di petali, foglie, stami e steli di pochi fiori imprigionati in un vaso o anche di un unico solitario girasole sul ciglio di un fossato o di un ibisco hawaiano che spicca in un dirupo... indifferentemente. Guardiamoci intorno: basta che, in tutto questo, la luce sia in condizione di fare da padrona assoluta, penetrando, rifrangendosi, riverberando, riflettendo, vibrando e facendo vibrare, accendendo o sfumando i singoli colori. È una luce potente che sa insinuarsi anche nelle ombre più fitte e sconfiggere la notte: 'fari galeotti', complici e clandestini, all'improvviso svelano e rilevano ciò che era invisibile e infrangono il buio di ogni 'tenebroso approdo'; o lucciole 'piccole stelle discese dal nero, cosmo infinito' divento ' chiari lumini' per fossati e filari e ponti e cortili, o in febbraio, mese 'glaciale', ecco che, magicamente, le case, con i loro 'azzurri scintillii... e la luce del fuoco' e 'bagliori gialli' sulle nevi scoprono le evoluzioni di 'notturni pattinatori'." (dal contributo di Maria Novella Perina). Con un contributo di Vito Sutto.