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Nato in una famiglia di umili origini, Bartolomeo Scappi fin da piccolo mostra una spiccata attitudine naturale a districarsi in cucina. E la prima ad accorgersene è la madre che lo sprona a intraprendere la strada per diventare cuoco. Dopo una lunga gavetta nell'Italia settentrionale, la sua carriera lo porta a Roma, a quella corte di sfrenatezze mascherate da castità che è il cuore dello Stato della Chiesa. Qui viene conteso da cardinali e nobili, fino a quando Pio IV lo vuole con sé come cuoco personale. Nelle magnifiche e remote cucine del Vaticano il maestro gastronomo serve più di un pontefice. Lui, che ha placato anche l'appetito smodato dell'imperatore Carlo V, viene convocato da porporati e cardinali ogni qual volta questi devono sfoggiare la propria potenza agli ospiti. Ma il successo a Bartolomeo non basta. Lui ha un sogno segreto, l'Opera, tutto il suo sapere culinario fissato sul bianco delle pagine. E lo vedrà realizzato a settant'anni: un florilegio di ricette regionali italiane come teste di storione con viole paonazze, fegato di vitella con sugo di melangole, piccioni fritti con zucchero e cannella. Ma Bartolomeo coltiva anche un altro sogno, proibito: la bellissima Claudia Colonna. Proverà per lei l'intenso sapore di un amore impossibile che in una notte di passione rubata alle convenzioni dei tempi gli regalerà un figlio che, per quelle stesse convenzioni, non sarà mai suo. In fondo al volume un glossario di termini culinari e 10 ricette rinascimentali.