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"Avere, dalla tenera età, la vocazione alla strada della luce, alla strada dell'arte e decidere di procedere in questa direzione, un passo dopo l'altro, con coerenza di contenuti, di vita, di spirito. In questa sintesi ci sono gli attimi di arte e di vita di Giuseppe Menozzi. Se il viaggio è da sempre un veicolo di trasformazione e di evoluzione personale, il viaggio nell'arte e per l'arte, nel mondo per le numerose personali istituzionali dedicate al suo lavoro e nel suo animo fra l'intreccio dei colori e il sovrapporsi di emozioni, è stato per Menozzi l'unico modo possibile di vivere. L'unico modo perché l'arte non si sceglie, al limite la si coltiva dopo aver ricevuto la possibilità di accedervi nella mente, nel cuore, nello spirito. Solo così l'artista offre la propria adesione a un disegno che la natura e il Creatore gli hanno dato. Un dono e una responsabilità. Un cammino e una vocazione che segna una vita, un pensiero, un sentimento, un modo di comunicare, colori e tratti su una tela che creano un microcosmo che prima non esisteva ma che diventa reale dal momento che è vissuto in prima persona dall'artista. Ed ecco che il viaggio acquista un senso e un sapore particolare, una scoperta quotidiana che ha l'aspirazione a diventare oggetto di storia, di studio. Quella di Menozzi è il racconto di un uomo che si è messo in viaggio lungo le vie dei colori e delle emozioni, consapevole della responsabilità di una "croce" da portare..." (Giammarco Puntelli)