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Per molti anni, Pietro Annigoni è stato considerato dall'immaginario collettivo il "ritrattista delle regine", maestro di un realismo anacronistico, che poco si armonizzava con le forti ondate di polemica, tipiche delle avanguardie del Novecento. Restava, comunque, un punto fermo il canone estetico in cui si muoveva, non prescindendo mai dal "bello", da quella buona pittura, che da sempre ha connotato i grandi Maestri. Questo catalogo vuole, però, offrire l'opportunità di conoscere quella componente intimistica e filosofica di Annigoni, molto meno nota, attraverso la quale egli indaga l'uomo "moderno", portando alla superficie visioni oniriche e metafisiche, che ben s'addicono alle interpretazioni freudiane e soprattutto a quelle di un Esistenzialismo positivo di scuola italiana. Sono le opere della solitudine, dell'introspezione, che parlano dell'inquietudine sul destino dell'uomo, sono i suoi capolavori.