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Fiaschetterie balcaniche, guslari ciechi, villaggi abbandonati nella Valacchia serba meridionale, bambini che scambiano Tito per Dio, acrobati appesi agli aerei con i denti, spettacolari incidenti in tram nel dopoguerra. Una curiosità illimitata per tutto ciò che è strano, fuori dagli schemi, retro e un po' bislacco, fa di Aleksandar Zograf un instancabile esploratore del fantastico che si nasconde nella vita di ogni giorno e che riaffiora da un passato che aspetta solo di essere decifrato. Aleksandar Zograf precursore del "graphic journalism", ce ne fornisce una sua chiave di lettura, con una sorprendente sensibilità artistica, in cui convivono la poetica underground di Robert Crumb, la prospettiva storica di Art Spiegelman e la fascinazione onirica del Little Nemo di Winsor McCay.