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I grandi cambiamenti sociali e tecnologici dei primi decenni del ventesimo secolo mutarono radicalmente il mondo e la sua percezione. Ken Kalfus ci racconta in un romanzo grottesco, visionario, implacabile, l'inizio di questa nuova era e le incredibili implicazioni che ne conseguirono, grazie alla straordinaria impresa di un ragazzo ambizioso alle prese con due morti d'eccezione, quella di Tolstoj e quella di Lenin. Tutto ha inizio nel 1910 nella cittadina di Astapovo, presa d'assalto da curiosi e giornalisti che vogliono assistere agli ultimi giorni di vita del grande e venerato scrittore. Tra gli astanti ci sono anche un giovane operatore cinematografico, Gribsin, e un macabro anatomista dedito alla pratica dell'imbalsamazione, Vorobèv. I due sembrano essere gli unici ad aver intravisto nella facoltà dirompente che hanno le immagini le possibilità che la comunicazione offre alla causa rivoluzionaria. Un nuovo potere, ora, è a portata di mano. Energico affresco sulla storia russa di inizio secolo, ma anche riflessione su una società dominata dall'apparenza, Il compagno Astapov segna uno dei momenti migliori dell'opera di Ken Kalfus, da molti considerato fra i più grandi scrittori americani viventi.