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Flora è una ragazza semplice che, perduti i genitori, emigra al Nord, in una città che ricorda vagamente Bologna. Con l'aiuto di Peppe, unico amico che si ritrova, prende a lavorare come commessa in un negozio periferico. Ma, non sapendo arginare rapine e piccole truffe, viene sbattuta fuori dalla titolare della rivendita e si ritrova ancor più disperata e sola. Allora affida la sua sopravvivenza nelle mani di Peppe, che a sua volta ha affidato la sua nelle mani di Rosario, il potente boss locale, dedito allo spaccio di droga e allo sfruttamento della prostituzione. Flora accetta ogni compromesso morale ed entra a far parte del gruppo di prostitute in servizio in una precisa area della periferia: Pineta Grande. La lunga catena di disperati si allunga quando Flora s'innamora di Marco, il giornalista delle ronde notturne, a caccia di mondi sommersi per dossier da prima pagina, al quale interessa solo fare uno scoop. La cocente delusione colpisce Flora e le offusca l'ultima casella destinata ai sogni. Forse solo allora apre davvero gli occhi e le si palesa davanti la precarietà di una vita consumata sulla strada, in auto occasionali e con uomini senza volto, che indossano gli stessi abiti e lo stesso nome. Intanto, rischia la galera, sopravvive a una lunga interrogazione della Polizia e scaccia con disprezzo Peppe che, invece, nutre da tempo una sotterranea passione per lei. Ma il boss Rosario decide di averla tutta per sé... Dotata di uno stile e di un linguaggio molto personali, la scrittrice trasporta il lettore in un sordido ambiente, frequentato da delinquenti e donne di strada, ma sa anche donargli pagine che incantano e fanno meditare.