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Nella biblioteca dei Girolamini, a Napoli, uno studioso, di cui s'ignora l'identità, scopre misteriosamente un antico codice miniato che riporta il diario degli ultimi quattro giorni di vita di Plinio il Vecchio, comandante della flotta imperiale misenate e autore della celebre "Naturalis Historia". Il racconto di Plinio prende le mosse dall'antico porto militare di Misenum e si svolge nella magica cornice del golfo di Napoli in epoca imperiale. La quiete di città animate ed eleganti, come Napoli, Baia, Cuma, Puteoli, Ercolano e Pompei, e di lussuose residenze d'ozio, è sconvolta da strani fenomeni tellurici, premonitori di una tragedia imminente. La consapevolezza di quanto sta per compiersi prende Plinio un po' alla volta, mentre si documenta su volumi scientifici, si reca a un inquietante incontro con la Sibilla cumana e perfino in un lupanare, dove conosce una ragazza bellissima, dal passato enigmatico. L'eruzione del Vesuvio lo porterà a impegnarsi in una pericolosa missione militare, il cui scopo è il salvataggio degli abitanti delle città minacciate, ma Plinio è mosso anche da altre motivazioni: studiare scientificamente il fenomeno, recuperare due misteriose opere filosofiche, i cui contenuti hanno influenzato la sua stessa vita, e mettere in salvo la donna amata. Rivelando perspicue doti narrative, l'autore attinge alla sua vasta conoscenza del mondo greco-romano per delineare costumi, caratteri e ambienti di una vicenda straordinaria, che il lettore rivive come a vederla svolgersi sotto i suoi occhi.