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Questo volumetto vuole offrire una succinta documentazione delle singolari vicende storiche e della vita quotidiana di una città come Benevento, che, enclave pontificia per sette secoli al centro del Regno di Napoli, fu oggetto nel 1700 di insistenti rivendicazioni da parte dei più noti giusnaturalisti. Questi, a partire dal Giannone, vittima poi delle sue generose battaglie, contestavano alla Diocesi di Benevento e alla sua vastissima Metropolia, la sottrazione allo Stato di ingenti risorse economiche e spirituali. La Città, scossa da terremoti, carestie, pesti e moti popolari, viveva parassitariamente di intermediazione commerciale e di privilegi connessi alla sua extraterritorialità, tra il lusso dei ceti nobili ed ecclesiastici e la miseria della plebe, con statuti ambigui di autonomia comunale e dipendenza romana. Verso la fine del secolo, essa fu occupata prima dai Borbone, poi dai francesi, che addirittura l'annessero alla loro Repubblica, mentre Napoleone ne fece un Principato per Talleyrand.