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Benvenuti nel calcio di Allah, dove l'ultimo dei muezzin conta più dell'allenatore della Nazionale. Da Marrakech a Baghdad, tra le tribù del disordine organizzato. Dove Al Owairan è più famoso di Maradona, lo zio di Zidane vanta più estimatore di Zizou, un pescatore di ostriche guadagna più di Ronaldinho e un impiegato di banca vince il Pallone d'Oro. Benvenuti nel pianeta Islam, tra Corano e petroldollari. Tra calciatori dimenticati all'aeroporto, goleador brasiliani che si improvvisano inviati di guerra, centravanti che giocano nella squadra di Bin Laden e allenatori mercenari in Sudan. Un caleidoscopio di colori, emozioni e pagine di vita. Basta non fermarsi alle apparenze, alle intolleranze e ai luoghi comuni. Il terrorismo è solo una scheggia impazzita che alberga in una civiltà meravigliosa e anche a Kabul le ragazze possono sognare Beckham... Storie sulla tracce di un calcio vero e spontaneo. È Islam, ma non chiamatelo medioevo.