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Capello è un testimone importante degli ultimi 60 anni di vita italiana. Ma Capello è qualcosa di più, è anche il simbolo di un italiano che ce l'ha fatta. Lui, figlio del maestro elementare Guerrino, nato a Pieris, cresciuto all'ombra della cortina di ferro, venuto su tra pallone e immersioni nel fiume Isonzo per cacciare le anguille, diventato uomo a Ferrara e calciatore importante a Roma, conquistati successi e fama a Torino e Milano, gavetta da allenatore nelle giovanili del Milan, scudetti e Coppa dei Campioni a Milano, Madrid, Roma e Torino, lui, Fabio Capello, sale sul trono della Nazionale inglese. E riscopre l'altra Inghilterra, quella che cova sempre sotto traccia e che continua a considerare gli Italians "camerieri". È l'ennesimo giro di giostra della vita di Capello. Lui va avanti, tiene duro, non molla e non è solo una questione di soldi. Il calcio per lui è qualcosa di più: è una sfida continua.