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Appena quindici anni dopo la battaglia di Waterloo, il 15 settembre 1830, l'inaugurazione della ferrovia Liverpool-Manchester segnò l'inizio di una rivoluzione senza precedenti nella storia del trasporto delle persone e delle merci. A partire da quei primi 45 chilometri, percorsi non senza incidenti, il 'cavallo di ferro' avrebbe infatti conosciuto un successo tale che in meno di un secolo l'intero pianeta fu solcato da una fitta e ramificata rete di linee ferroviarie: dal Sudafrica al Punjab, dalla Spagna alla Siberia, dal Canada all'Argentina. È impossibile sopravvalutare l'impatto che questa esplosione tecnologica ebbe sulla cultura e la civiltà umana: rendendo raggiungibili città in precedenza isolate e luoghi ritenuti remoti o fantastici, la ferrovia ha stimolato la crescita economica e il cambiamento sociale su una scala senza precedenti, oltre a modificare in profondità l'idea di viaggio e l'immaginario dell'uomo moderno. In "Sangue, ferro e oro" Christian Wolmar descrive la visione e la determinazione dei pionieri che resero possibile questa avventura, e il lavoro delle centinaia di migliaia di operai che hanno patito condizioni di vita e di lavoro al limite dell'umana sopportazione per contribuire al suo sviluppo. Dimostra come l'affermarsi di questa invenzione abbia giocato un ruolo fondamentale nel definire la vita quotidiana dell'uomo moderno, e nello stesso tempo stimolato gesta incredibilmente audaci di ingegneria civile e militare, nonché importanti innovazioni architettoniche.