Tab Article
Mettendo a frutto la vasta esperienza di pianista concertista e il riconosciuto talento storiografico e critico, Charles Rosen affronta in questo libro la forma musicale che è il cuore e il cervello dello stile classico. Ne rintraccia le premesse nella musica di compositori come Scarlatti e C.P.E. Bach, per concentrare l'attenzione là dove essa raggiunge il suo culmine, con la triade Haydn, Mozart, Beethoven (ma anche con le varianti di grandi maestri come Schubert e Mendelssohn); ne indaga quindi le trasformazioni attraverso la generazione romantica fino alle esperienze novecentesche. Nella sua più ampia indagine sullo stile classico, Rosen aveva già scritto a proposito della forma-sonata: "Non è una forma definita come un minuetto, un'aria con da capo, o una ouverture francese; al pari della fuga, essa è un modo di scrivere, un senso per la proporzione, la direzione e la densità strutturale più che uno schema formale"; in questo libro approfondisce tale concezione, riconoscendo l'inadeguatezza delle definizioni e descrizioni ottocentesche e auspicando una loro riformulazione. Rosen respinge i metodi di definizione consolidati l'uso dei capolavori come modello o l'osservazione della prassi generalizzata di un dato periodo e pone la forma sonata a diretto confronto con le nuove condizioni sociali e culturali che nel diciottesimo secolo ne decretarono il successo, seguendone lo sviluppo attraverso le esigenze a cui ci si aspettava che dovesse rispondere.