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Nella silloge "Dipinto remoto" di Stefano Baldi, cambiano le prospettive e la poesia trascende i confini della ragione per avvicinarsi alla dimensione del cuore pulsante, dell'intimo tentativo di ritrovare l'istinto vitale, profondamente spontaneo e non scalfito da elementi negativi... Emerge prepotente il desiderio di Stefano Baldi di "essere poeta", di riuscire a fissare, nelle parole delle sue poesie, la conferma di quanto è importante la presenza della donna amata: dal cuore si sprigionano i desideri e lo slancio vitale aiuta ad oltrepassare la linea di confine oltre la quale si avvera l'unione delle due anime, la possibilità di "incontrarsi" sfiorandosi con un semplice sguardo. (Dalla prefazione di Massimo Barile)