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Concetta Aiello, nella silloge di poesie "L'unico rumore: il mormorio del mare...", recupera le proprie origini attraverso un susseguirsi di memorie e momenti nostalgici, di immagini della terra natia, di visioni ed atmosfere sognanti. In una costante ricerca della propria sostanza, nella continua visione che alimenta il proprio "essere", i ricordi che nascono dal cuore diventano l'essenza stessa della sua lirica: la magia della vita si nutre dei profumi della sua terra, si abbandona ai silenzi, si lascia cullare dall'onda dei ricordi e delle emozioni...