Tab Article
"Nelle innumerevoli visioni che rendono vibrante questa silloge di Eleonora Buompane, le poesie così sentite ed intense, deflagrano in una costante energia che fa necessariamente i conti con la condizione esistenziale dell'autrice. Le parole nascono dalle contraddizioni e dalle inquietudini d'una donna tremendamente consapevole che non è semplice né facile "stare a guardare", vivere "nell'ombra del ricordo" o rendersi conto che la propria anima "continua a cercare". Eleonora Buompane quasi celata nel "fiume delle probabilità", come rinchiusa nella sua solitudine a ricercare uno spiraglio di luce che riporta alla mente la "cantina buia" dove i sensi si sono uniti, dove ha tremato davanti ad uno sguardo, ripercorre il cammino con passi a ritroso fino a scrivere "non conosco nulla di davvero puro perché sempre e solo il buio ho voluto guardare"..." (dalla prefazione di Massimo Barile).