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La verità poetica di Piero Selmi è percepibile fin dalle prime liriche della silloge "361°" che riesce a restituire, grazie ad alcuni passaggi e ad un continuo gioco lirico di evidenze e trasparenze, proprio quella verità d'una ricerca, d'uno scavo incessante, che non fa distinzioni e non crea dislivelli, tra immagini evocative, metafore e simbologie, colori ed associazioni quasi a riscoprire le verità diverse che la poesia porta con sé.