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L'Italia è nel mezzo di una delle sue crisi più pesanti: crisi economica, precarietà, lacerazioni sociali, conflitti istituzionali segnano un paese in ginocchio, che per oltre dieci anni ha rinunciato a investire in ricerca e infrastrutture. In questo scenario, non resta che provare a ripartire da ciò che di positivo l'Italia ha costruito nella sua storia politica e amministrativa: le città e le competenze di buon governo locale. La necessità di valorizzare ciò che sui territori sembra emergere come un nuovo paradigma di crescita è infatti coerente con le strategie promosse dalla Commissione europea. Forte di questa convinzione, maturata sul campo in oltre un decennio di impegno come amministratore, Delrio prova ad allineare alcuni spunti per un nuovo progetto di governo della cosa pubblica, fondato sul riconoscimento della centralità delle persone nella progettazione delle politiche pubbliche. In un'economia della conoscenza, dunque, decisivo è il sostegno alla ricerca e all'innovazione, primo bacino di sviluppo e di occupazione. Altrettanto urgente appare la necessità di reinventare il modello di welfare, di fronte al crescere dell'anzianità, dell'immigrazione e della frammentazione sociale. Nella gestione del territorio, ineludibile è una strategia di lungo periodo che sappia guardare ben oltre la semplice speculazione delle rendite fondiarie. Ne sortisce un concentrato di strategie di buon governo, imperniato soprattutto su una visione di futuro per la propria comunità.