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Negli ultimi anni, per la prima volta nella storia del genere umano, la popolazione urbana del pianeta ha superato quella rurale. Siamo diventati una specie a predominanza urbana. Questa evoluzione ha trasformato il volto delle città, il cui spazio, sempre più dilatato, sfugge spesso alla progettazione. A partire da tali premesse, gli autori di questo testo tentano di delineare le fondamenta di una disciplina, l'antropologia urbana, che oggi appare decisiva per comprendere il volto delle società contemporanee. Il manuale si concentra sullo spazio come strumento di analisi socio-antropologica, ricostruendo il panorama di studi relativo a quella che può essere definita "la spazializzazione della teoria sociale". Ne emerge una mappatura i cui punti di riferimento sono costituiti dalle teorie che permettono di rendere conto dei radicali cambiamenti che hanno investito la città dal punto di vista architettonico, politico, sociale e antropologico. Ogni capitolo del manuale affronta nello specifico un momento cruciale del complesso paesaggio urbano contemporaneo: dall'indagine iniziale del concetto di "postmetropoli", che descrive le trasformazioni economiche e geopolitiche della città postfordista, fornendo anche una sorta di mappatura dei modelli di città (città globale, megalopoli, città capitale, città regione), all'analisi dettagliata dei vari volti delle città contemporanee, le loro forme di governo, le loro differenti identità, il loro immaginario.