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La coppia di artisti Ingri e Edgar d'Aulaire ci presenta un mondo notturno incantato, popolato da troll di ogni genere e forma: i troll della montagna, quelli della foresta, quelli che vivono nell'acqua, sotto i ponti; insomma tutta una schiera di creature sgraziate, arruffate, insopportabili che trascinano la loro esistenza nei modi più bizzarri e intriganti. Ma i d'Aulaire donano loro una sorta di vulnerabilità che risulta talvolta commovente e più spesso comica. Aneddoto dopo aneddoto ecco comporsi sotto i nostri occhi un mosaico in cui ogni pezzo è compiuto ma insieme agli altri ci restituisce il mondo di sogni e di visioni che da sempre popola i boschi e i fiordi della Scandinavia. La vena poetica accompagnata all'umorismo e alla fantasia di Ingri si sposa ancora una volta alla forza drammatica delle litografie di Edgar, che hanno anche il pregio di evocare il tratto tipico dell'arte folclorica nordica.