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Oltre ad essere un misterioso e affascinante fenomeno atmosferico, l'arcobaleno è l'occasione per indagare quale significato le diverse culture abbiano attribuito alla luce e al colore. Il percorso di Maitte segue da presso il cammino del pensiero filosofico e scientifico nelle sue tapper fondamentali. A partire da Aristotele, e attraverso la mediazione della speculazione araba, lo studioso esplora i tentativi di conciliare fede e ragione in tema di spiegazione dei fenomeni fisici, per giungere infine alla grande stagione della scienza moderna. Scopriamo così in queste pagine che la conoscenza dell'arcobaleno non è cresciuta seguendo un'evoluzione lineare, ma è scaturita da tensioni interne e dalla contaminazione feconda tra culture. E che, infine, la scienza esatta non è che una delle possibili visioni del mondo. La storia dell'arcobaleno ha in questo senso un valore paradigmatico: c'insegna infatti che la spiegazione scientifica non elimina quel residuo di inesplicabilità che da secoli colma di mistero i fenomeni naturali e suscita stupore in chi li osserva. E ci suggerisce anche che la bellezza e la scienza possono coesistere; che spiegare i fenomeni della natura non li priva della loro poesia, e che l'autentica misura della nostra conoscenza passa per il riconoscimento dei suoi limiti.