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Che cosa hanno da suggerire le neuroscienze cognitive a chi si occupa di didattica? Quali indicazioni forniscono allo studioso e all'insegnante per la comprensione dell'apprendimento e del modo per renderlo più efficace? Come evidenziare la loro importanza in modo corretto, evitando il rischio di riduzionismi e sovrainterpretazioni? Il volume risponde a queste domande attraverso un percorso che, muovendo dalla discussione critica di alcune "neuromitologie" (nativi digitali, cervello destro e cervello sinistro), delinea lo statuto epistemologico della neurodidattica e ne individua i principali ambiti di indagine: i processi attraverso cui conosciamo (memoria, emozioni, attenzione, motivazione), il cervello visivo (la funzione dell'immagine per l'apprendimento), i neuroni specchio e le dinamiche dell'azione (modellamento, esperienza), il rapporto tra tecnologie della conoscenza e plasticità cerebrale. In ogni capitolo, i risultati della ricerca neuroscientifica vengono messi in relazione con temi e motivi della ricerca e dell'agire didattico, con l'obiettivo di delineare un quadro operativo in grado di suggerire linee di lavoro e ipotesi di intervento.