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L'autore, con Sa chìgula non sessat de cantare (Le cicale non smettono di cantare), ci propone una originale raccolta, quanto mai varia nei toni e nelle tematiche, di sue poesie in lingua sarda, accompagnate dalla traduzione in italiano e divise in varie sezioni: Rimas de amore, Rimas dae s'ateru mundu, Rimas dae su mundu antigu e Ateras rimas. Seguendo prevalentemente, ma non solo, la metrica della tradizione sarda, queste poesie ci immergono in una Sardegna, tradizionale ma mai folkloristica, profondamente interiorizzata dall'autore. Sono rievocati luoghi, personaggi, storie, stati d'animo e momenti di vita vissuta, spesso accompagnati da riflessioni sul destino dell'uomo e sul suo rapporto con la divinità. L'opera è corredata e impreziosita dalle suggestive fotografie di Salvatore Pirisinu che si armonizzano con i testi poetici ed evocano una Sardegna in parte scomparsa.