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Il precipitare vertiginoso del tempo verso l'inevitabile termine, e gli inferi, come specchio deformante del mondo dei vivi: queste le suggestioni principali che il presente saggio indaga nelle opere teatrali e narrative di Dino Buzzati. L'autore bellunese non ha mai nascosto la sua passione per la scena e ha lavorato per oltre ventiquattro anni alla stesura dei suoi testi teatrali, che si presentano come un corpus eclettico, sperimentale e compatto a un tempo, mirabile lascito di un autore che è riuscito a esprimere il proprio genio in molteplici campi artistici. Lo studio critico di Sara Teresa Russo intende rivalutare il giudizio troppo frettoloso che spesso ha liquidato i drammi di Dino Buzzati come le opere di minor rilievo nella sua produzione letteraria.