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Il libro offre un'approfondita e articolata analisi storica e sociale che ripercorre le tappe dell'affrancamento dell'arte americana dal dominio culturale europeo. Annie Cohen-Solal racconta con ricche testimonianze gli ottant'anni di questa epocale transizione: dalla "colonizzazione artistica" dell'America da parte dei pittori europei (Monet, Matisse, Cézanne e Picasso) alla creazione di una scuola americana sostenuta da autori trasferitisi proprio dal Vecchio Continente (Robert Henri, Alfred Stieglitz, Marcel Duchamp); dalla proliferazione dei grandi collezionisti americani ai finanziamenti governativi, fino all'affermazione di New York quale nuovo centro dell'arte mondiale. E da New York la cultura artistica si estende a tutte le principali città americane dando vita a una crescente sensibilità per l'arte moderna, sensibilità che richiamerà una moltitudine di artisti europei, in fuga dalla Seconda guerra mondiale: l'arte americana, indipendente e sperimentatrice, si afferma e domina il mondo.