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"L'approccio alla storia delle idee politiche adottato da Ryan è, come egli stesso afferma, «fortemente incentrato sul presente». Non nel classico senso di una concezione «didattica» della storia, in base a cui si tenta di trarre da essa «lezioni» per il futuro, bensì nel senso di una storia nella quale siamo consapevoli dei nostri interessi in campo e ci immaginiamo impegnati in un dialogo con i testi, che attraversa il tempo. Il volume ripercorre la storia del pensiero politico mettendo a fuoco alcune grandi questioni, a partire dalla contrapposizione tra l'antica Persia, quale prototipo dello Stato centralizzato e burocratico, e l'antica Atene, quale modello democratico e partecipativo, e tra la nozione ateniese di cittadinanza da un lato e quella romana dall'altro, le cui restrizioni all'accesso alle funzioni politiche, con la loro configurazione «oligarchica», costituiscono, secondo Ryan, le premesse alla distinzione moderna, effettuata da molti autori da Machiavelli in avanti, tra un'élite di adepti e la maggioranza «incompetente». Ryan rintraccia così, nel percorso storico della teoria politica, un lungo dibattito che giunge fino alle odierne polemiche contro la forma moderna di democrazia quale governo dei politici di professione. Dalla Repubblica di Platone all'Utopia di Moro, da Marx a certe tendenze della scienza politica del XX secolo, egli mette in luce, inoltre, il ricorrente orizzonte di un superamento della politica, nella presunzione che a essa possa subentrare la sola «amministrazione» e la discussione «tecnica» sulla forma migliore di management sociale." (Dalla Prefazione di Giovanni Borgognone.)