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Ormai da molti anni, il nostro paese trae beneficio dal lavoro domestico e assistenziale delle donne migranti. Sono donne che si allontanano dai figli, dalla famiglia, dalla loro casa natia per cercare una fonte di sostentamento all'estero. Il numero delle donne che compiono questa scelta è in continua crescita, ma, nonostante ciò, la sociologia ha cominciato solo da pochi anni a prendere seriamente in analisi questa spiccata connotazione femminile e familiare del fenomeno migratorio. Grazie ad anni di ricerca in ambito nazionale e internazionale, Paola Bonizzoni ha realizzato il lavoro più originale e organico uscito in Italia su questo argomento. Collegandosi alle ricerche svolte nell'ambito del Laboratorio LIMeS (Laboratorio Immigrazione, Multiculturalismo e Società) dell'Università degli Studi di Milano, mette in luce aspetti fino ad ora lasciati in secondo piano da altri studi: la dimensione transnazionale dei rapporti familiari dei migranti, contraddistinta dalla maternità a distanza, l'attenzione alla dimensione politico-normativa che disciplina i ricongiungimenti e lo sforzo delle madri espatriate nell'esercitare ruoli genitoriali nonostante il tempo e le distanze.