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L'antropologia delle migrazioni ha assunto negli ultimi anni un ruolo cruciale nel fornire etnografie sempre più sofisticate per descrivere le diverse sfaccettature che caratterizzano i processi migratori contemporanei. In particolare, si focalizza l'attenzione sui processi attraverso i quali i migranti tessono reti e mantengono relazioni sociali multiple che collegano le loro società di origine a quelle di approdo. Molti migranti africani in Europa riescono ad inserirsi nel contesto dell'immigrazione mettendo a frutto una lunga tradizione di viaggi e utilizzo della mobilità come mezzo di sussistenza, che li rende capaci di garantire continuità nel cambiamento e di intrattenere legami che collegano luoghi anche distanti tra loro. La capacità di essere "qui" e "là" contemporaneamente, travalicando confini geografici e politici, permette di forgiare spazi transnazionali e impone ai ricercatori un percorso multisituato nel continuo tentativo di stabilire le connessioni nella vita degli attori e delle situazioni che si osservano nei diversi contesti. "Migrazioni transnazionali dall'Africa" coglie tutti questi aspetti e restituisce un quadro d'insieme che tiene conto dell'estrema complessità del fenomeno migratorio, ormai diventato esperienza quotidiana per tutti noi.