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«La voce di Maria Grazia Nappa si distingue per un nucleo di forza raccolta, irrefutabile. La poesia diviene per un'anima inquieta l'arte che offre voce all'esperienza della visione, della accettazione e della sopresa. In dialogo con la poesia stessa e con la presenza di un'altra poetessa, la estrema e verticale Claudia Ruggieri, la Nappa lascia accenni, graffi, indizi di una biografia nucleare, essenziale. Lontana da troppa fatua versificazione sentimentale oggi in voga, qui una poesia dolce e scheggiata evoca una vita immersa nelle penombre, ma protesa alla luce, chiamata e quasi rubata, alternativa alla possibile seduzione della morte o alla sua cieca lettura. Avete tra le mani un libro vibrante, attraversato da duri incanti. Un dono prezioso, speciale nella vita contemporanea della poesia italiana.» (Davide Rondoni)