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Questo libro è un viaggio "alla ricerca della Sicilia perduta" di Dacia Maraini, l'isola vissuta e quella scritta, un percorso attraverso le opere e la memoria dell'autrice. Di evocazione in evocazione emergono gli scrittori siciliani che popolano l'immaginario della grande scrittrice: da De Roberto a Tomasi di Lampedusa, da Pirandello a Sciascia, Vittorini, Brancati. Nel corso di questa discesa nella memoria prendono corpo le figure familiari più determinanti, i luoghi della sua antica nobiltà, oggi guardata con disincanto, ma anche il cibo e le ricette del nonno Enrico, i quadri della madre Topazia Alliata, le amicizie che da anni accompagnano l'autrice e i nuovi sodalizi nel segno dell'arte, i sorrisi e le nostalgie, nascosti tra le pagine de "La lunga vita di Marianna Ucrìa", di "Bagheria", dei racconti, del teatro e de "Il sommacco. Piccolo inventario dei teatri palermitani trovati e persi". Con gli occhi curiosi di un visitatore, Eugenio Murrali ci fa conoscere le "lontananze perdute" della maggiore narratrice contemporanea. L'opera è arricchita dalle introvabili poesie siciliane della Maraini e da un suo luminoso e altrettanto irreperibile saggio su Federico De Roberto.