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Il Giaguaro era un frequentatore di stadi, nei primi anni '80. Soprattutto della Curva Sud dello stadio Olimpico di Roma. Un frequentatore piuttosto intemperante. Uno di quelli da lasciare stare. Ora ha cambiato vita: abita a due passi dal Circo Massimo, non si sa di preciso come faccia a mantenersi, trova pace in lunghe passeggiate attraverso i vicoli storici della capitale. Quando è in buona prepara succulente cene per gli amici e dispensa, con piglio da narratore consumato, brandelli di memoria da non calare nell'oblio o disperdere a casaccio. Paulo Roberto Falcao era il brasiliano che non ti potevi aspettare, nei primi anni '80. Alto, biondo, dinoccolato, estremamente essenziale nel gioco. Qui bramavano Zico, tipico fuoriclasse funambolico dal baricentro basso e il gol facile. E invece arrivò lui. Che piuttosto facilmente riusciva in un'altra cosa: guidare dieci uomini in pantaloncini corti alla vittoria.Ora ha cambiato vita: commenta il calcio giocato su un'importante emittente televisiva brasiliana. E ogni tanto concede qualche intervista sul periodo in cui il calcio lo giocava lui. Brandelli di memoria da non calare nell'oblio o disperdere a casaccio.