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Sembrerebbe uscita da un romanzo di Sandór Márai, Eszter, una giovane donna, precaria dell'editoria di giorno e cameriera di notte, protagonista femminile di questa storia ambientata a Roma. La sua è una quotidianità piuttosto bizzarra: la incontriamo tutti i giorni sul 60, dove si muove tra personaggi singolari - l'uomo del Suicidio Premeditato, la Donna Silenzio, o Signora Impertinenza - e dove assistiamo all'entrata di biglietti volanti salva passeggeri e a soldi del monopoli utilizzati per pagare le multe. Un luogo strambo dove tra grida, silenzi, litigi e confronti emerge non solo il disagio della mobilità romana che non permette ai passeggeri di viaggiare dignitosamente ma anche la protesta viva degli autisti, costretti a lavorare in condizioni pessime. Ma cosa spinge Eszter tutti i giorni a salire su questo autobus? Dove deve andare?